Mi chiamo Stefano Caputo, la mia passione per la scrittura e la creazione di racconti nasce all’età di 5 anni. Io dettavo, mia madre scriveva. Anche se solo a un passo alla volta e lentamente, ho continuato a scrivere e a sperare di poter dare vita alle mie storie e a farle piacere. Prediligo i racconti a tema horror, del mistero e tutto ciò che riguarda i sentimenti e le emozioni umane. Credo nella gentilezza, nei valori umani e nei princìpi sani, nella vita privata come in ambito professionale.

 Le strade delle scritture personali e del copywriting sono diverse tra loro, anche se provengono dalla stessa famiglia: un po’ come un fratello e una sorella. Credo che avere conoscenza delle regole e dei sistemi che portano a scrivere un degno racconto, sia un vantaggio da sfruttare nel ruolo da copywriter, sebbene sia agli inizi di questa carriera e quindi in continua formazione e aggiornamento.

Sono dotato di una notevole sensibilità e connessione intima con la natura e il mondo animale e questo mi aiuta anche a comprendere meglio le necessità emotive e lavorative delle persone.

Questo si collega al fatto per cui io ami scrivere e trattare di due argomenti totalmente diversi, due mondi opposti: favole e racconti per ragazzi, che sono la luce, e racconti horror, l’oscurità.

Luce

I racconti per ragazzi e le favole permettono di esplorare nuove avventure, vissute con gli occhi di chi ancora è puro. Le emozioni e le sensazioni usate forniscono uno scudo impenetrabile, una protezione per il giovane lettore. Amo trattare questi argomenti perché mi consentono di arrivare al messaggio concedendomi il lusso di mostrare i lati più delicati dell’umanità in totale sicurezza, quasi saltellando in una calda atmosfera. Trattare di emozioni, di amore, di significati profondi ma leggeri, mi viene naturale, così come assemblare tutti questi a delle favole o brevi racconti.

Oscurità

I racconti horror mi appassionano sin da quando ero un ragazzino. Inconsciamente, forse, ero arrivato già ad una triste ma affascinante conclusione: è necessario creare i mostri, per alleggerire il peso delle cattive azioni umane. Se esistono i mostri, gli eventi paranormali, che agiscono sposando le tenebre, allora ci sentiamo meno soli, meno cattivi.

Questi argomenti sono affascinanti perché sfidano le normali regole della realtà ed è proprio questo l’aspetto che più amo sfruttare: per quanto possiamo essere intelligenti ed evoluti, le risposte ad alcune domande, le più misteriose, come il senso della vita, se esiste una vita dopo la morte e altre dimensioni, ci sfuggiranno sempre. Ed è da qui che nascono le storie migliori, dalle paure primordiali.

Detto ciò, se l’oscurità viene intesa come cattivi pensieri, momenti di sconforto e difficoltà, paura e dramma, è elemento inscindibile dell’essere umano. Fa parte di ognuno di noi, così come tutto ciò che rappresenta la luce e la giusta via da seguire per ergersi come portatori di benessere e messaggeri del bene.

Luce e ombra sono compagne e vivono in simbiosi. Se nella gioia però, tutti vorrebbero restare ed è semplice abbracciarla, nell’ombra in pochi desiderano rimanere ed è necessario usare anche questi stati d’animo per evolversi e diventare più forti e d’esempio. Ciò che segna, insegna, nel bene e nel male, e ogni situazione può essere un aiuto futuro e una lezione da cui diventare migliori. Io cerco di sfruttare al meglio entrambe le loro caratteristiche, per creare nuove storie.